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Raggiungere il benessere pensionistico

Il benessere pensionistico è il raggiungimento del tenore di vita pensionistico desiderato, ovvero quello che consente di provvedere ai propri bisogni primari, alle proprie ambizioni/stile di vita, tutelando al contempo le proprie esigenze riguardo il trasferimento della ricchezza personale.

In fase di pianificazione previdenziale, è molto importante che il Consulente porti il cliente ad avere consapevolezza del proprio tenore di vita corrente, identificando i principali fattori che potrebbero pregiudicare il proprio benessere futuro.

Quindi, sia per il consulente sia per il cliente, il tenore di vita corrente è il punto di partenza per costruire un’efficace consulenza previdenziale. Tuttavia, è bene riflettere sul fatto che il tenore di vita in fase di quiescenza non è necessariamente lo stesso della fase attiva della vita.

Infatti, alcuni consumi, necessari o desiderati, presenti durante il periodo lavorativo vengono meno in quello di pensionamento. Allo stesso modo, alcuni consumi non propriamente tipici della fase lavorativa, sopraggiungono in quiescenza, determinando una modifica di spesa, rispetto al budget, per mantenere il tenore di vita desiderato.

Come detto, il tenore di vita pensionistico non è uguale al tenore di vita della fase attiva:

  • alcune spese tipiche della fase attiva non si presentano nella fase di quiescenza, in particolare quelle legate allo svolgimento della propria professione (es. spese di trasporto) e al mantenimento della famiglia;
  • altre spese che non esistono nella fase attiva della vita compaiono invece nella fase di quiescenza, in particolare quelle legate alla salute e all’assistenza. Questa voce di spesa tende a superare le aspettative con l’allungarsi della vita media, ben oltre i consueti termini di vecchiaia.

Il tenore di vita della persona è strettamente connesso al tenore di vita del coniuge e/o della famiglia e deve pertanto essere considerato e valutato nell’insieme di tali variabili.

 Il Consulente Previdenziale dovrà pertanto prendere in considerazione l’insieme di redditi e consumi della coppia, sia perché concorrono tutti a costituire il tenore di vita futuro, sia perché le donne in molti casi, partendo da retribuzioni inferiori e carriere discontinue a causa delle interruzioni per maternità, presentano una prospettiva di reddito pensionistico inferiore ma statisticamente una longevità maggiore, con una maggiore necessità di cure e assistenza.

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