La pensione non è un traguardo.
È l’inizio di qualcosa di nuovo. Di lungo. A volte, lunghissimo.
E se te lo dicessimo in numeri?
Una persona che va in pensione a 65 anni ha davanti a sé, in media, 9.000 giorni di vita.
Nove. Mila. Giorni.
Non è uno slogan. È un dato concreto, statistico, verificabile.
Ed è, al tempo stesso, la più grande sfida e la più grande opportunità per chi fa consulenza finanziaria oggi.
La nuova realtà: viviamo più a lungo, molto più a lungo
Nel 1970, l’aspettativa di vita in Italia era di circa 70 anni.
Oggi superiamo gli 84. E i trend più aggiornati ci raccontano una storia chiara:
molti bambini nati oggi vivranno fino a 100 anni – e anche oltre.
Eppure, nella pianificazione finanziaria, molte simulazioni si fermano a 85 anni.
Come se il futuro avesse un tetto predefinito. Come se i clienti non potessero vivere più a lungo di così.
Ma la realtà è diversa: sempre più persone vanno in pensione in buona salute, con ancora 25 o 30 anni davanti a sé.
La vera consulenza comincia dopo la pensione
Per decenni, il focus della consulenza è stato sull’accumulazione:
– Risparmiare
– Investire
– Far crescere il capitale in vista della pensione
Ma se il tempo dopo la pensione dura quanto – o più – del tempo prima, allora serve una rivoluzione di prospettiva.
La vera domanda è:
Come aiutare il cliente a vivere bene per 9.000 giorni, non solo a ritirarsi con una cifra sul conto?
Il decumulo: la fase ignorata
La parola “decumulo” inizia finalmente a comparire nei convegni, nei piani finanziari, nelle simulazioni.
Ma siamo ancora all’inizio.
Gestire il decumulo significa:
- Far durare le risorse per 20-30 anni
- Integrare scenari sanitari, assicurativi, previdenziali
- Prevedere picchi di spesa, fragilità, assistenza
- Creare flussi costanti e resilienti nel tempo
E questo richiede strumenti, cultura, approccio, mindset.
I clienti non cercano solo rendimenti
Chi si avvicina alla pensione oggi ha domande nuove:
- “Basteranno i miei risparmi?”
- “Potrò aiutare i miei figli senza penalizzarmi?”
- “Cosa succede se avrò bisogno di assistenza tra 10 o 20 anni?”
- “Come posso vivere bene, senza dipendere da nessuno?”
Vogliono serenità, autonomia, dignità.
E hanno bisogno di una guida.
Non di un gestore.
Non di un venditore.
Ma di un consulente che sappia leggere il tempo lungo e costruire un piano sostenibile.
Più tempo = più possibilità (e più rischi)
9.000 giorni sono un’enormità.
In questo arco temporale possono accadere moltissime cose:
- Una nuova relazione
- Una vedovanza
- Una seconda vita professionale
- Una fase di fragilità improvvisa
- Un cambio di residenza
- Una crisi di mercato
- Una spesa sanitaria inattesa
- Un’eredità da gestire
- Un patrimonio da trasmettere
Ogni decisione presa prima, può cambiare la qualità della vita dopo.
Serve un nuovo mindset nella consulenza
Questa è la vera trasformazione in atto.
Il consulente evoluto sa che il futuro non si può prevedere, ma si può preparare.
E allora:
- Non basta più simulare rendite fino a 85 anni
- Serve usare curve di sopravvivenza reali
- Serve conoscere i percentili di longevità
- Serve costruire portafogli che accompagnino il cliente, non solo che performino
Serve parlare di tempo prima che di capitale.
Un nuovo ruolo per il consulente
Il consulente del futuro – anzi, del presente – è un alleato nella gestione della seconda vita.
È chi sa dire:
“Non ti sto solo aiutando a far fruttare i tuoi risparmi.
Ti sto aiutando a proteggere la tua libertà, anche quando avrai 85, 90 o 95 anni.”
Questo è il cuore della nuova consulenza basata sulla longevità.
Da dove partire?
Non servono rivoluzioni impossibili.
Servono piccoli, ma decisi, cambiamenti di visione:
– Comincia a parlare di longevità con i tuoi clienti
– Introduci il concetto di decumulo in ogni pianificazione
– Impara a usare strumenti come la curva di sopravvivenza
– Sii tu il primo a guardare oltre gli 85 anni
Perché chi pianifica fino a 85, rischia di lasciare scoperti gli anni più delicati della vita.
9.000 giorni sono una responsabilità, ma anche un’opportunità
Ogni giorno dopo la pensione è un pezzo di vita da proteggere, valorizzare, sostenere.
Chi saprà farlo con competenza e umanità, sarà il consulente del futuro.
Un professionista capace non solo di gestire i soldi, ma di progettare il tempo.